Lo strano caso della professoressa deceduta a Napoli: ecco cosa non torna

Astrazeneca miete vittime, i media tacciono

Lo strano caso della professoressa napoletana

Si chiamava Annamaria Mantile, aveva 62 anni e, come i famigliari riportano, stava in perfette condizioni. Si è sentita male poche ore dopo la somministrazione del vaccino Astrazeneca ed è morta quattro giorni dopo. E mentre il vaccino continua a mietere vittime nel resto del mondo (i vaccini non c'entrano assolutamente niente, è solo una casualità che siano morti dopo aver fatto il vaccino figuratevi, nonostante gran parte fosse in perfette condizioni), anche in Italia arrivano le prime vittime. Tre persone in Sicilia, un bidello ed una prof a Napoli, un finanziere a Taranto, contando anche un caso di gambe paralizzate in Calabria. Ed ora anche il sindacato dei militari ne chiede la sospensione. Ma ritorniamo sulla scia della professoressa deceduta a Napoli. Nella narrazione propinata dai media vige tanta confusione e ci sono parecchie incongruenze. Innanzitutto su questo articolo di Repubblica i familiari, in particolare il fratello Sergio, conferma che la sorella stava benissimo. Ancora, potete cercare voi stessi, su qualsiasi testata giornalistica viene affermato che la donna non aveva alcuna patologia. Lo scenario si riempie di incongruenze quando esce il risultato dell'autopsia. La donna è morta a causa di un infarto intestinale. Benissimo, prendiamo per vero ciò che ci dicono. Ricordiamo che la donna era in perfette condizioni e che non soffriva di patologie. Ora, tra le tante cause che portano all'infarto intestinale, come ci dice pazienti.it, ci sarebbe anche l'embolia, ossia un coagulo di sangue. Tra le tante cause che hanno portato alla sospensione dei lotti di Astrazeneca, c'è per l'appunto la coagulazione del sangue. Quindi lo scenario che ci si presenta davanti ai nostri occhi è questo: una donna in perfetta salute muore giorni dopo aver fatto il vaccino, viene fatte l'autopsia e viene dichiarata morta per infarto intestinale, tra le tante cause dell'infarto intestinale c'è la coagulazione del sangue, che è la stessa causa per cui sono stati ritirati i lotti di Astrazeneca. Ovviamente potete pensare che ciò siano solo coincidenze. Ma se una coincidenza non ci dice niente, se due sono insufficienti, tre ci forniscono una prova o, quantomeno, ci dovrebbero stimolare a porci dei dubbi in merito. Qua non si tratta di essere no-vax o pro-vax, di destra o di sinistra o di centro, di nord o sud, di est o ovest. Si tratta di fare una maggior chiarezza su ciò che realmente è successo. E c'è una chiarissima coincidenza che tra le tante cause legate all'infarto intestinale c'è la coagulazione del sangue, stessa causa che ha portato al ritiro dei lotti di Astrazeneca in diversi Paesi del mondo. Che venga detta la verità e che la scienza si prenda la responsabilità di essere più aperta in merito a questi avvenimenti. 



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